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Ricordare.

Da qui. Dal verbo mi iniziasti alla nostra conoscenza e nella parola terminarono l'equivoco, l'addio prima del vero incontro, la metafora dei corpi spezzati. Non hai più neri sguardi da donarmi (rapito dal mistero dell'illusione) nè partite da perdere nei nostri scontri sottocutanei. Rimangono ciglia lunghe sul comodino impolverato dei tuoi sogni infranti e le mie deluse attese accompagnano la lancetta di ogni secondo mancato, mentre non ci sentiamo più in telepatiche conversazioni.
Hai frantumato l'appuntamento dell'acqua, il vitale step iniziatico, il fragore del cuore nell'abbraccio. Hai rovesciato il sistema dei valori segreti e dei linguaggi universali, sparso buio sui miei boccioli.
Richiusa la parentesi della nostra opera, rimuginare sulla tela espressiva dai colori di rose servirà solo a ravvivare un interminabile frastuono d'anima. Servirà solo a ricordare.

©LuNa

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Crescita personale.

Pianifica gli obiettivi e prendi ispirazione per nuovi desideri. Crea ogni giorno il tuo destino. Affronta. Perché questa è la #poesia della vita: essere fiumi infiniti che scorrono negli universi. Prenditi il tempo di un respiro, metti un po' di buona musica e vai. Siamo continue avventure e siamo incontri, siamo giochi di energie ed abbracci tra immaginazione e passione. Fai ciò che vuoi. Non devi essere un'immagine perfettamente coerente, ma devi coerentemente ascoltare la tua anima. Sempre. E crescere con lei. Vivere tante vite. Fare del tuo meglio. Mettere le mani ai nodi e ricordare che ogni bivio non è mai l'ultimo. #aforismalunare

C'erano una volta i bambini.

“Vorrei uscire sul terrazzo e fare un applauso ai bambini. Vorrei che lo facessero tutti, chi ha figli e chi non ha figli. Perché noi abbiamo spiegazioni, cerchiamo informazioni, viviamo appesi ai bollettini della Protezione civile, cerchiamo di fare previsioni. Loro no”. È felice la Zepponi che le sue parole abbiano raggiunto un enorme pubblico, perché con quelle parole può essere vicina ai bambini e alle loro famiglie. Infatti è diventato immediatamente virale il post della blogger marchigiana Daniela Zepponi (conosciuta in rete come “C’era una mamma”), post emozionante che in due giorni è stato visto quasi da un milione di persone con oltre centomila interazioni. Le sue parole che, al tempo del COVID 19, chiedono un applauso a tutti i bambini, sono parole di fiducia e di incoraggiamento per noi tutti. Il post, scritto di getto pensando ai suoi bimbi Tommaso e Matilde ma anche a tutti i piccoli meno fortunati, è un post che ha scatenato centinaia e centinaia di commenti commossi,