Da qui. Dal verbo mi iniziasti alla nostra conoscenza e nella parola terminarono l'equivoco, l'addio prima del vero incontro, la metafora dei corpi spezzati. Non hai più neri sguardi da donarmi (rapito dal mistero dell'illusione) nè partite da perdere nei nostri scontri sottocutanei. Rimangono ciglia lunghe sul comodino impolverato dei tuoi sogni infranti e le mie deluse attese accompagnano la lancetta di ogni secondo mancato, mentre non ci sentiamo più in telepatiche conversazioni.
Hai frantumato l'appuntamento dell'acqua, il vitale step iniziatico, il fragore del cuore nell'abbraccio. Hai rovesciato il sistema dei valori segreti e dei linguaggi universali, sparso buio sui miei boccioli.
Richiusa la parentesi della nostra opera, rimuginare sulla tela espressiva dai colori di rose servirà solo a ravvivare un interminabile frastuono d'anima. Servirà solo a ricordare.
Hai frantumato l'appuntamento dell'acqua, il vitale step iniziatico, il fragore del cuore nell'abbraccio. Hai rovesciato il sistema dei valori segreti e dei linguaggi universali, sparso buio sui miei boccioli.
Richiusa la parentesi della nostra opera, rimuginare sulla tela espressiva dai colori di rose servirà solo a ravvivare un interminabile frastuono d'anima. Servirà solo a ricordare.
©LuNa
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