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Visualizzazione dei post da novembre, 2019

POESIA.

CORIANDOLI Si gettano, in fumose onde di allegria e cadono sui volti innocenti dei dolci bambini. Portano sorpresa ed antichi stupori e sui capelli si posano, tra le pieghe dei giubbini, nelle tasche. Coriandoli… da spargere in giornate comuni e spente. Coriandoli nascosti, che sporcano angoli di case abbandonate, dove i bimbi presto appassiti piangono inconsolabili al ricordo di quei pezzetti volanti di colore. Anime sole, in qualche angolo e sopra a qualche vecchio coriandolo. Colori sbiaditi, smarrita allegria in quell’innocenza, ma un coriandolo ancora si muove, con un soffio di vento da sopra l’armadio, e sul capo di un bambino ormai anziano cade. Sfugge ancor un dolce e amaro infantil stupore.

Poesia inedita.

Baratro. Attraversare strade impensabili e giungere a gioie discrete solo con lo sfiorire della nostra vecchia pelle. Questo è il peso che noi donne portiamo dentro, come sigillato segreto. La punta del pennello ha solo colori freddi, mentre ritraggo il tuo zigomo assassino e la tua vorace avidità di odio. Così mentre ti penso spaventoso ai miei occhi ti fai man mano più piccolo ed inutile. Il mostro ha la voce di chi avrebbe dovuto amare. Il baratro, a volte, è una casa. Nessuna storia evita gli ostacoli, però l’epilogo ha il volto sereno della donna che voglio essere e sono. La luce mangia il buio. La paura scompare. Sono io a lasciarla andare.

Umane cadute.

Sono morta oggi. Sì, oggi. Io. Oggi. Figlia della vostra indifferenza, di una società non mia, sorella di solitudini, compagna di abbandoni, madre di figli non desiderati. Sono la faccia scavata dalle lacrime, il polso dal battito lento, il sorriso elargito a stento. Sono il candore senza sole, la vita senza entusiasmo, l'amore senza passione. Suono il piano senza le dita. La mia mente lo permette. La mia anima può spingere lo strumento e solo così la musica suona anche per te. Il processo che accomuna gli artisti è un segreto, scintilla e metodo, pieno e vuoto. Ogni sapore di emozione è descritto. Ogni fatto è narrato. Perché scrivi? Perché io Vivo e pure nella morte troverei parole. Perché sogni? Perché io Vivo e pure nella notte realizzerei desideri. Non chiedere il nome a ciò che non conosci. Non attendere che il domani porga vassoi di nuove pietanze. Cammina. Osserva. Elabora. Senti. Ora l'arancio tinge il cielo e l'aurora è identica al tramonto. Sono morta ogg