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Visualizzazione dei post da aprile, 2020

La festa dei lavoratori: buon 1 Maggio

Ma quando nasce questa festività? Alcuni cenni storici In primis a Ginevra, nel 1864, nasce l'Associazione Internazionale dei Lavoratori. Tuttavia, con buona probabilità, il 1 Maggio fonda le sue origine nell'Illinois. Proprio qui vi furono le prime manifestazioni degli operai nelle fabbriche durante la Rivoluzione Industriale degli Stati Uniti. Nel 1866, a Chicago, fu approvata la legge delle 8 ore giornaliere di lavoro, ma tale legge entrò in vigore solo l'anno dopo, il 1 Maggio, quando venne organizzata una manifestazione con almeno 10.000 partecipanti. Il 1 Maggio si celebra dal 1867 La ricorrenza si diffuse e oggi la festa dei lavoratori è celebrata in molti Paesi e, anche oggi, a suon di smart working si continua a lottare per difendere il diritto-dovere al lavoro citato ne  La Costituzione Italiana ne l' Art. 4  La Repubblica riconosce  a  tutti i cittadini  il diritto al lavoro e  promuove le condizioni che rendano effettivo questo  diritto . Ogni cit

Lettura consigliata.

Il monaco che vendette la sua Ferrari di Robin Sharma: recensione di LuNa. Se sei alla ricerca di una trasformazione e di un’illuminazione è il libro che fa al caso tuo!  Con uno stile fluido e asciutto, il coach, formatore e autore Robin S. Sharma narra la vicenda di Julian Mantle, avvocato come lui. La parabola del best seller internazionale illustra fondamentalmente gli stadi della saggezza , tanto da incantare un autore come Paulo Coelho.  Il protagonista del libro Il monaco che vendette la sua Ferrari , Julian, è un avvocato di grido, sopraffatto dallo stress e dal ritmo incalzante del suo lavoro. Julian è ossessionato e consumato dal lavoro, tanto da perdersi quanto la vita ha da offrirgli in termini di momenti, di affetto e di bellezza. Nel ritmo veloce della prima parte del libro, però, c’è un fatto che stravolge la routine dello studio legale e della sua esistenza.  Julian ha un attacco cardiaco ed è costretto a fermarsi. Parte dunque per l’Himalaya alla rice

C'erano una volta i bambini.

“Vorrei uscire sul terrazzo e fare un applauso ai bambini. Vorrei che lo facessero tutti, chi ha figli e chi non ha figli. Perché noi abbiamo spiegazioni, cerchiamo informazioni, viviamo appesi ai bollettini della Protezione civile, cerchiamo di fare previsioni. Loro no”. È felice la Zepponi che le sue parole abbiano raggiunto un enorme pubblico, perché con quelle parole può essere vicina ai bambini e alle loro famiglie. Infatti è diventato immediatamente virale il post della blogger marchigiana Daniela Zepponi (conosciuta in rete come “C’era una mamma”), post emozionante che in due giorni è stato visto quasi da un milione di persone con oltre centomila interazioni. Le sue parole che, al tempo del COVID 19, chiedono un applauso a tutti i bambini, sono parole di fiducia e di incoraggiamento per noi tutti. Il post, scritto di getto pensando ai suoi bimbi Tommaso e Matilde ma anche a tutti i piccoli meno fortunati, è un post che ha scatenato centinaia e centinaia di commenti commossi,
Vi attendo in diretta dalla mia pagina facebook ogni mercoledì per parlare di letteratura e per raccontarvi storie.  Aneddoti, racconti, confronto sui grandi temi della crescita personale. #mercoledìletterari  Intrattenimento culturale  sempre in diretta alle 21.30!  https://www.facebook.com/LuciaNardiLuNa/