Vittorie, sconfitte ed eventuali.
Con i commenti sempre incalzanti e pungenti e quest'aria di omologazione che si respira non è semplice essere, non per protesta ma per natura, diversi, particolari, unici. A volte si tratta solo di guardare l'altro lato della medaglia. Non ho un posto fisso, non mi sono sposata, non ho figli. Non ho una villa immensa. Non ho tante di quelle cose che mi sono resa conto essere emblema di una comune felicità (condivisa e riconosciuta). Però quando mi viene chiesto di più in merito, dopo un po' di sconcerto un sorriso mi esce. Mi esce perché ho amato e sono stata amata. Ho imparato a guardarmi allo specchio ed a sentirmi bella. Ho appreso la forza, superando molti ostacoli. Ho curato i miei sogni ogni giorno. Ho cercato di fare meglio, di essere di più, consapevole dei tanti limiti che, sì certo, anche io avevo. Ho iniziato ad amare, a perdonare, a lasciare andare. E a non farmi sfuggire le occasioni belle. Ho compreso che non potevo farmi dire dagli altri chi sono e ho iniziato, quindi, a fare cose diverse (o in maniera diversa), a scegliere. Così so di essere imperfetta, e va benissimo, ma quando mi chiama un'amica alla quale voglio bene, mi confronto con altri professionisti, realizzo un evento e pubblico un altro libro...Sto al posto giusto. Mi sento bene quando quella vita che mi ha tanto colpita mi accarezza il volto e mi dice "Brava". Sono immensamente felice quando posso aiutare altri a realizzare i loro sogni, permettendomi addirittura di essere determinata e forte senza perdere il cuore. E nelle giornate stanche mi accenno un sorriso o con la vocina mi dico "Ce l'abbiamo fatta". Perché magari per qualcuno farcela è questo. Fare cose che ama, divenire sempre di più la persona che desiderava divenire, essere la propria guida. Allora riesci a trovare un equilibrio nella tempesta, ad amarti e ad amare senza contare. Riesci ad andare avanti, a pensare oltre, a sentire la felicità. Da quando scrivo le parole che escono mi restituiscono energia e da quando posso raccontarlo ad altri artisti e realtà ho capito quanto bisogno ci sia di raccontarsi la meraviglia di certi percorsi. Se ripartiamo da una cultura sana che metta l'uomo al centro possiamo veramente stravolgere la prospettiva e ridestarci. Non credo che dobbiamo avere paura, sento che questo sia soprattutto il tempo del coraggio.
LuNa
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